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| Allo stato attuale lo stadio necessita di un importante intervento di ristrutturazione in tutti i settori: servizi igienici, recinzione, accessi, area atleti, area stampa, terreno di gioco, tribune, impianto di illuminazione, ecc. ecc. Questo è ovviamente sotto gli occhi di tutti, anche dei non addetti ai lavori. Sono anni che ci lamentiamo, tutti, della scarsa manutenzione e della disattenzione delle varie amministrazioni sul tema dell'impiantistica sportiva in città con particolare riferimento allo stadio comunale. Finalmente sembra esserci un progetto ambizioso che mira alla riqualificazione generale dell'impianto sportivo, restituendo alla città una struttura completamente nuova. Almeno così sembra. Tra gli interventi sembra esserci anche un terreno sintetico, che a Nardò sembra essere qualcosa di indecoroso, incivile, antisportivo, contro ogni logica del gioco del calcio, quasi quasi paragonando il comunale alla Scala del Calcio. Non me ne veniate, ma non mi risulta che abbiamo mai militato in campionati professionistici tali per cui il sintetico non possa essere considerato omologato o addirittura l'anticalcio. Concordo con il fatto che il terreno naturale sia il vero terreno di gioco, ma dobbiamo anche essere onesti nel considerare che tra rifacimento del terreno naturale, dell'impianto di irrigazione, dell'approvvigionamento idrico, della gestione mensile (per nn parlare di quella estiva), del fatto che alcune zona soffrono l'ombra (in particolare sotto la tribuna coperta) e chi più ne ha più ne metta, forse forse il sintetico potremmo anche digerirlo come lo hanno digerito in altre realtà di serie D e professionistiche. Un terreno sintetico ha una durata media di 10 anni e fino a 15 (generalmente), poi dovrà essere sottoposto a controlli rigorosi per l'omologazione e (forse) il rifacimento globale, ma abbatte i costi di gestione in questi anni rispetto al terreno naturale. A tal proposito molte realtà lo stanno adottando. Da fine stagione fino all'inizio della nuova ci sarebbero anche i tempi per realizzarlo, magari qualche partita a campo neutro ci può anche stare, in fin dei conti negli ultimi anni è capitato diverse volte di giocare a campo neutro qualche partita per la manutenzione del manto naturale. Detto ciò, ripeto, concordo con il fatto che il naturale sia sempre il naturale, ma alle volte non si deve essere sempre e comunque contrari qualsiasi cosa si faccia. Del resto l'impianto è di proprietà del comune e, da buon proprietario, può decidere quale intervento ritiene più opportuno, non ci vedo nulla di male. A Nardò purtroppo o si fanno o non si fanno le cose siamo sempre a fare polemica. Scusate il pensiero, forse dissonante.
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