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Paola Vella interview

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CAT_IMG Posted on 11/11/2022, 23:31
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Dilettanti Puglia,
Vella: “Non sono pronta a riespormi, ma non vincerà l’ignoranza”

La redazione di DilettantiPuglia24 ha raggiunto questa settimana Paola Vella, ex presidente del Gallipoli, attualmente lontana dai campi da calcio dopo gli insulti ricevuti da parte di alcuni tifosi gallipolini lo scorso 20 febbraio, insulti che in queste settimane, dopo la denuncia della presidente, sono stati puniti con otto Daspo.


Dopo i mesi bui conseguenti ai noti fatti incresciosi, finalmente la luce. Cosa ne pensa dei risvolti positivi delle indagini che sta conducendo la magistratura al riguardo?

Quando qualcuno viene punito non è una vittoria per nessuno ma una sconfitta sociale. Vorrei sottolineare che ho fatto la denuncia contro ignoti e, anche se erano molti di più a cantare delle canzoncine contro me, è giusto dare un segnale importante: no alla violenza! La donna in quanto tale che rappresento ha subito anche, oltre al coro della vergogna, minacce e sfottò sui social, letti e subiti anche dalla mia famiglia, oltre che da tantissimi utenti social. Tutto questo non fa bene allo sport e non è un segnale positivo per quelle che, come me, hanno sempre rotto gli schemi degli ambienti considerati maschili.

Come sta vivendo questo periodo lontano dai campi di calcio?

Non è facile, ma dietro le quinte cerco di supportare qualche società di amici. Non sono pronta a riespormi in prima persona, ma non vincerà l’ignoranza, sto solo ricaricando le batterie.

Come giudica questo torneo di Eccellenza pugliese e l’ormai consolidato format a due gironi?

Format complicato ma doveroso, viste le tantissime difficoltà non solo a livello sanitario ma anche e soprattutto economico: molte aziende sostenitrici infatti stanno facendo dei passi indietro a causa delle difficoltà economiche del paese. Per dirla in parole povere, la crisi economica porta inevitabilmente a ragionare su numeri decisamente ridimensionati a livello di investimento sulle società sportive.

Riguardo invece alla Serie D, cosa ne pensa del Nardò, attualmente così in alto nella classifica?

Nardò mi è rimasta nel cuore per vari motivi: uno stadio imponente, un pubblico di tutto rispetto e una meravigliosa tifoseria con la quale ho stretto diversi rapporti di amicizia. Al di là degli sfottò calcistici, auguro davvero il meglio alla società neretina perché tifo Salento, la mia terra, e non smetterò mai di ripeterlo.

Il suo prossimo futuro potrebbe essere quello di dirigente sportivo?

Davvero non saprei, per ora ragiono in termini di marketing che è la mia vera passione.

L’attuale dirigenza del Maglie pare che a fine stagione lasci il timone della società. Ci sta facendo un pensiero, viste le sue origini magliesi?

L’attuale dirigenza del Maglie è solo un po’ ferita da una serie di situazioni, ma non mi permetterei mai di subentrare in una situazione cosi delicata. Ho profonda stima di tutti i miei concittadini e sono certa che troveranno le giuste motivazioni per andar avanti. Il futuro è bello perché imprevedibile ma non credo che spetti a me farmi avanti. Chi mi conosce sa quali siano le mie condizioni. Auguro comunque alla mia Maglie il meglio.

Un messaggio a tifosi, sportivi e simpatizzanti delle squadre pugliesi?

Tifare per la propria terra e mettere da parte i vecchi rancori: più siamo, più forti diventiamo. Forza Salento, in tutte le sue forme e colori. Infine un saluto alla redazione e grazie per quello che fate: dare voce alle società sportive pugliesi è fondamentale e lodevole.



Silvia Resta
Fondatore e direttore responsabile di DilettantiPuglia24,
 
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CAT_IMG Posted on 6/12/2022, 10:29
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8 Daspo e tre giornate a porte chiuse per i tifosi caddhipulini per le offese alla presidente Vella.
 
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CAT_IMG Posted on 7/12/2022, 14:12
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Paola Vella dopo la sentenza e i commenti sui social media:

É veramente incredibile come un episodio accaduto nel febbraio 2022 con conseguenze mediatiche a dir poco mortificanti a oggi venga considerato, dalla società ASD CITTA’ DI GALLIPOLI, un «fulmine a ciel sereno». Risulta improbabile, se non fuori luogo, far credere ai propri sostenitori che la società in questione non ne fosse a conoscenza delle conseguenze che inevitabilmente sarebbero scaturite considerando la «responsabilità oggettiva» sulla vicenda. Non solo non è stato rimosso lo striscione (che non sarebbe mai dovuto entrare nell’impianto) da nessun dirigente della società, ma non è stata mai presa alcuna distanza da tale avvenimento e né tantomeno nulla è stato fatto per sedare gli animi caldi di coloro che evidentemente hanno visto nella mia persona la causa dei loro malesseri gallipolini.

Mi sembra, altresì, fuori luogo fomentare l’auto vittimismo di taluni asserendo che «hanno saputo da testate giornalistiche» il responso del provvedimento disciplinare e, quindi, il deferimento della società poiché hanno incaricato i propri avvocati per “parare il colpo” nelle sedi della Lega Nazionale Dilettante. La stessa Lnd aveva, infatti, pubblicato regolarmente le date dell’udienza nei comunicati n. del 13 ottobre 2022 fissandola poi per il 31 ottobre 2022 (ore 16) per poi rinviarla al 5 dicembre (ore 16) in attesa di ricevere gli atti ufficiali dalla Questura di Lecce. A tale situazione non si può dire di “non sapere” poiché la stessa Lnd comunica in tempo reale ai soggetti interessati tutto tramite pec mail e/o tramite avvocati di parte.

Sono stanca di assistere da mesi ormai al gioco della confusione, alla strategia dell’ignoranza in materia di taluni, perché è evidente che in un qualche modo mi si vuole far passare per colei che distrugge, che gioca a rovinare un giocattolo creato e costruito magistralmente per destabilizzare e confondere. Sta di fatto che da parte mia non ci sarà nessun passo indietro nel rispetto della mia stessa persona la quale, a più riprese, ha cercato sempre un accordo o un compromesso di piacevole convivenza. Noi presidenti di società sportive abbiamo il dovere di rispettare il territorio, chi ci opera e nello specifico le forze dell’ordine e chi ci rappresenta (Lnd) e mi risulta difficile credere che diversi provvedimenti siano stati presi in virtù di errori. L’unico vero errore è offendere LA PERSONA, a prescindere dal sesso o dal colore della pelle: l’unica vera vittima sono io che continuo ad assistere a commenti inopportuni e a offese sui social per le quali intendo prendere immediati provvedimenti tramite il mio stesso avvocato Arcangelo Corvaglia. Avrei certamente spento i fari della vergogna mediatica (non mia), ma mi vedo costretta, per l’ennesima volta, a smentire le facili illazioni relative al mio nome nel rispetto della mia stessa famiglia. Lo sport, il calcio, non è questo: lo sport è educazione, rispetto e aggregazione.

E per concludere: la legge non ammette ignoranza“
 
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