Giuseppe Ienuso |
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| Mi permetto di dire la mia a titolo strettamente personale. Ho ricoperto in passato la carica di presidente della Consulta dello sport e sono tuttora delegato Coni per la città di Nardò. Fermo restando il mio favore all'erba naturale, per motivi opportunistici e pragmatici, io penso che in una città come la nostra, che registra gravi carenze riguardanti le strutture sportive, il sintetico potrebbe costituire una comoda soluzione. Darebbe la possibilità di sfruttare il campo di gioco per un arco temporale molto ampio che va dalla mattina alla sera sfruttando l'illuminazione. Magari estendendolo anche al campetto retrostante. In questa maniera lo stadio potrebbe vivere 365 giorni all'anno ed almeno 14-16 ore al giorno (oggi costa 10.000 € al mese ed è sfruttato 24 volte all'anno, più o meno!!!). Magari dando la possibilità alle scuole vicine di svolgere attività sportiva durante la mattina. In questa maniera una società potrebbe svolgere tutta la propria attività agonistica, sia della prima squadra, sia del settore giovanile, su un unico campo, facendo dello stadio non solo un vero e proprio centro tecnico, ma anche un punto di aggregazione per le famiglie. Magari arricchendo la struttura con attività commerciali e ricreative. Mi rendo conto che è un progetto ambizioso, ma è soltanto pensando ad una radicale ristrutturazione dello stadio che si può pensare ad un progetto serio per chi intende fare calcio a Nardò. Sotto il profilo strettamente economico, il costo per l'installazione di un manto sintetico di ultima generazione, con sottofondo organico e non gommoso, che può costare circa €. 350.000, sarebbe tranquillamente ammortizzato in pochi anni, tenuto conto del costo dell'attuale manutenzione, compresi i vari rifacimenti radicali, unito a quello dei campi che una società paga per il proprio settore giovanile. Ma ci vuole lungimiranza e coraggio da parte dell'Ente proprietario.
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