| La crisi societaria dell’ACD Nardò ha generato legittime preoccupazioni in tutta la tifoseria. Le dimissioni del Vice Presidente Fiorentino e gli encomiabili sforzi e appelli del Presidente Fanuli, ricordiamolo non di origine neritina, purtroppo non trovano sponda nel tessuto economico locale, insensibile e poco disponibile alla collaborazione, salvo rare, timide e seppur lodevoli eccezioni. Il progetto vincente portato avanti in questi tre anni, che ha restituito nell’immediato la serie D, il prestigio e la notorietà annessa, esportando il buon nome e il blasone calcistico, non ha ricevuto quanto sperato. Promesse vane, comitati impalpabili, contributi evanescenti, soci fantasmi. Un castello di sabbia ben presto crollato sotto i colpi di onde neanche tanto fragorose. L’inconsistenza e la fragilità di pseudo affiancamenti è stata assorbita dalle larghe spalle di uno straordinario Maurizio Fanuli, e dai pochi soci/amici sul quali tutti ci siamo sostenuti e crogiolati. Maurizio Fanuli persona fantastica e generosa che da sempre ha chiesto aiuto, supporto e collaborazione a costruire progetti a lungo termine. Ma è evidente che questa città non ha voluto sentire, sorda al continuo logorio di onerose gestioni, fino al punto di trovarsi di fronte il rischio di scomparire (nuovamente e a distanza di meno di quattro anni) miseramente. Nardò dove sei? Quando ti sveglierai dal tuo letargo? Quando ritroverai quell’orgoglio che storicamente è sempre stato il tuo cavallo di battaglia, il tuo segno distintivo? La maglia granata è un simbolo di questa città. Non è una passione domenicale, non è un passatempo! La maglia granata è un emblema che va difeso con le unghie e con i denti, è la bandiera della neritinità. Per questo serve un sussulto, un colpo di coda, una partecipazione concreta. Professionisti, imprenditori, dove siete? Sveglia! La condivisione non è un sogno, un progetto sportivo compartecipato (come altre città insegnano) è l’unica strada da percorrere, altrimenti i progetti si fermano. Serve una svolta, serve progettualità, condivisione; un passaggio di garanzia gestionale per dare linfa e lunga vita al Toro. Apprezziamo gli sforzi dell’amministrazione, ma chiediamo di più. Vogliamo lungimiranza, non soluzioni tampone. Vogliamo attenzione anche in tempi di vacche grasse (semmai ce ne fossero stati). Vogliamo presenza seria e continuata, concreta e fattiva, vogliamo tranquillità figlia della progettualità sostenuta e controllata. Adesso urge l’iscrizione al campionato, primo e importante step per garantire il prosieguo sportivo. Il Club fedelissimi sosterrà con un bonifico l’iniziativa dell’Amministrazione e attraverso dei banchetti sistemati in città, in Piazza Salandra e Via Grassi nelle giornate di sabato, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:30 alle ore 20:30, e domenica prossima, dalle ore 17:30 alle ore 20:30, esorterà gli sportivi alla raccolta di contributi. Adesso la palla passa a noi tutti. Mettiamoci la mano sulla coscienza. Ascoltiamo la nostra anima granata, riaccendiamone il motore. IL NARDO’ NON SI DISCUTE, SI AMA. UNITI VINCEREMO anche questa battaglia!
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